IL CAFFE' E LA SALUTE


(Revisionato e integrato il 12 settembre 2017)

 

 

Quasi tutti ne beviamo ogni giorno una o più tazze e molto spesso ci chiediamo se faccia bene o male alla nostra salute.

 

Per anni i medici ci hanno avvertiti circa gli effetti negativi del consumo di caffè. 

 

Ci hanno detto che tende a far aumentare la pressione arteriosa, che è causa di malattie cardiache, dell'ulcera, del diabete e altro ancora.

 

Assaporare la tazzina di caffè al mattino, dopo pranzo o in qualche rilassante momento di pausa lavoro durante la giornata quasi ci fa sentire colpevoli di attentare alla nostra salute.

 

A volte cerchiamo di passare al caffè decaffeinato o sostituirlo con surrogati come il caffè d'orzo o salutari tisane che non sempre ci danno lo stesso piacere del buon caffè.

 

Nonostante il comune “buonsenso” accolga le indicazioni dei medici di evitare il consumo di caffè, la calda bevanda continua ad essere massicciamente consumata in tutto il mondo.

 

Gli studi in materia continuano a metterci dei dubbi sulle convinzioni che ci siamo fatti sui suoi effetti negativi per la salute ed i lavori di ricerca disponibili finora non hanno trovato riscontri sull'aumento dei rischi di patologie che causerebbe il moderato consumo di caffè.

 

Uno studio, pubblicato nel mese di aprile 2012 nel Journal of Clinical Nutrition, conferma studi precedenti che il caffè può effettivamente ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

 

 

 

Veramente il caffè può farci bene?

Ory Offmekler, l'autore di “ Warrior Diet” e di “Unloching the Muscle Gene”, che ha fatto diverse ricerche sul caffè, spiega come il caffè assunto nel modo corretto possa far parte del nostro programma di salute e benessere.

 

Ci dice anche che sebbene il consumo di caffè biologico possa avere effetti benefici, la caffeina isolata può avere effetti tossici.

 

Il naturale contenuto di polifenoli antiossidanti, bioflavonoidi, vitamine e sali minerali in sinergia nel caffè, fortunatamente neutralizzano gli effetti negativi della caffeina e di altre sostanze indesiderabili in esso presenti.

 

Una notizia straordinaria per gli amanti del caffè è che possono possono sentirsi rassicurati dai dati che continuano ad arrivare dalla comunità medico-scientifica. Infatti, uno studio di dieci anni presentato il 30 agosto 2017 presso il Congresso Europeo della Cardiologia di Barcellona ha mostrato che le persone che consumano quattro tazze di caffè al giorno hanno una riduzione del 64 per cento del rischio di morte per qualsiasi causa. Tra queste, gli adulti di 45 anni e più, ogni due tazze di caffè quotidiano consumato diminuiscono il rischio di morte del 30%; tale associazione non è stata osservata nei soggetti più giovani.

Nell'ambito dello studio nel 1999 sono stati presi in esame circa 20.000 soggetti provenienti dalla regione mediterranea (1) con lo scopo di scoprire come un decennio di consumo di caffè influenzasse la loro salute. 

 

Nello studio: "All'inizio i partecipanti hanno completato un questionario semi-quantitativo di frequenza alimentare per raccogliere informazioni sul consumo di caffè, sullo stile di vita, sulle caratteristiche socio-demografiche, sulle misure antropometriche e sulle precedenti condizioni di salute. I pazienti sono stati seguiti per 10 anni". (2)

 

Come per la maggior parte degli altri studi di questo tipo, sono stati considerati fattori quali il sesso, lo stile di vita, la salute generale, la dieta e altre informazioni socio-demografiche insieme alle scelte di stile di vita che influenzano la salute, tipo il fumo o l'aggiunta di zucchero al caffè ma, in tutti i casi, tali fattori non hanno influenzato la diminuzione del rischio di morte per i consumatori di caffè.

 

 

Il caffè è salutare specialmente per le persone di media età

Il rischio di mortalità inferiore del 64% è stato osservato per i soggetti dello studio che hanno bevuto almeno quattro tazze di caffè al giorno rispetto alle persone che non ne hanno mai bevuto. Ecco un altro fattore interessante: lo studio ha anche riscontrato un 22 per cento di minor rischio di mortalità per tutte le cause quando coloro che hanno bevuto quattro tazze al giorno della bevanda ne hanno assunto ulteriori due tazze, confermando l'effetto protettivo.

 

L'età media dei partecipanti all'inizio dello studio era poco più di 37 anni e quelli di oltre 45  nei successivi 10 anni hanno fatto registrare un rischio di morte inferiore del 30 per cento ogni due tazze di caffè consumato. (3) Nelle persone di età inferiore a 45 anni, non è stato notato alcun impatto significativo sul tasso di mortalità nei partecipanti allo studio.

 

 

Tuttavia, il Time ha rilevato che lo studio non proverebbe necessariamente un rapporto causa-effetto tra il consumo di caffè e il tasso di mortalità. 

 

La dottoressa Adela Navarro, cardiologa dell'Ospedale di Navarra di Pamplona (Spagna), ha spiegato che i risultati della loro ricerca sono stati più positivi per le persone sane.

 

Una delle osservazioni della dottoressa Adela Navarro a seguito dello studio è stata che, non importa cosa sia intervenuto a beneficio della salute e della longevità conseguente alla decisione di inserire nella dieta il consumo di caffè: "Anche un piccolo effetto sanitario potrebbe avere importanti conseguenze sulla salute pubblica". Tuttavia, come osserva Medicine Net, "la ricerca presentata in riunioni mediche dovrebbe essere considerata preliminare perché non è stata ancora pubblicata in una rivista medica". (4)

 

 

Gli altri studi sul caffè

I risultati dello studio condotto in Spagna, ha rilevato Time, (5) rispecchiano ciò che altri ricercatori hanno scoperto, citando diversi studi condotti negli ultimi anni. La Food and Chemical Toxicology (6) ha pubblicato uno studio effettuato all'inizio del 2017, riportando che fino a quattro tazzine di caffè al giorno (circa 400 milligrammi di caffeina) sono sicure per la maggior parte delle persone.

 

Anche se lo studio ha indicato che le donne in gravidanza possono bere tre tazze al giorno senza incorrere in rischi per la salute, è vivamente raccomandabile alle stesse di evitare il caffè e altre fonti di caffeina. Per la maggior parte delle persone tuttavia, il caffè biologico può essere una scelta salutare. 

 

Health.org ha citato l'autore principale dello studio, Daniele Wikoff, Ph.D., che ha riferito: "Dopo decenni di ricerche e migliaia di articoli, sappiamo molto circa la caffeina e ciò che i nostri risultati confermano veramente è che la la stessa come parte della dieta quotidiana è accettabile e senza effetti negativi". (7)

 

Due studi pubblicati negli Annali della Medicina Interna a metà del 2017 hanno anche essi trovato un legame tra il consumo di caffè e un ridotto rischio di mortalità. Uno è stato condotto tra un variegato gruppo di individui negli Stati Uniti, tra cui latini, afro-americani, caucasici, hawaiani e giapponesi-americani. È interessante notare che il consumo di caffè più elevato era legato a un rischio minore di morte per tutti, ad eccezione dei nativi hawaiani. (8)

 

Il secondo ha avuto luogo in 10 paesi dell'Europa e ha coinvolto più di 521.000 persone. Tra gli europei, i ricercatori hanno riferito che esiste un'associazione tra consumo di caffè e l'abbassamento del rischio di morte per qualsiasi causa, senza alcuna differenza tra i paesi. (9)

 

Le persone che hanno bevuto più caffè hanno avuto, secondo lo studio, un rischio di morte prematura dal 7 per cento al 12 per cento inferiore, incluse le condizioni cardiache come l'ictus e le malattie all'apparato digerente. I risultati comprendevano anche persone che bevevano caffè decaffeinato.

 

Che cosa c'è di benefico nel caffè?

Proprio come gli altri prodotti alimentari di origine vegetale, il caffè contiene un insieme di fitonutrienti e composti benefici che possono influenzare positivamente la salute, come quelli già noti per combattere l'infiammazione, una delle cause più comuni e insidiose per la salute legate all'età. Una cosa di cui molte persone non sono ancora a conoscenza è che il caffè tostato scuro, in contrapposizione al caffè leggero o a media tostatura, può essere più efficace nel ridurre il peso corporeo, nel ripristinare i valori di vitamina E per le concentrazioni di glutatione nel sangue. (10)

 

HealthLine (11) nota diversi altri importanti vantaggi salutari che si possono ottenere dalla tazzina di caffè mattutino.

 

Il caffè migliora i livelli di energia e blocca un neurotrasmettitore inibitore chiamato adenosina. Questo a sua volta fa aumentare altri neurotrasmettitori come la noradrenalina e la dopamina. Il risultato è che la funzione del cervello viene migliorata, insieme alla memoria e alla funzione cognitiva generale. (13)

 

Il caffè può aiutare a bruciare i grassi perché aumenta il metabolismo (14) e migliora drasticamente le prestazioni fisiche, non solo per l'aumento dell'adrenalina per una maggiore agilità e resistenza durante l'attività fisica, (15) ma perché scompone il grasso corporeo e lo trasforma in carburante. (16)

 

Gli studi hanno confermato che il caffè può ridurre il rischio di diabete di tipo 2 che colpisce circa 300 milioni di persone a livello globale, (17) nonché il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson per ben il 60 per cento. (18) Inoltre, il caffè contiene fitonutrienti che migliorano la salute in diversi modi, tra cui la disponibilità di riboflavina, acido pantotenico, potassio, magnesio, manganese e niacina contenuti in ogni tazza. (19)

 

Quattro o più tazze di caffè al giorno possono anche aiutare a combattere la depressione, migliorare la funzionalità del fegato e ridurre il rischio di diversi tipi di cancro e di malattie cardiache e ictus. Possono anche fornire più antiossidanti di qualsiasi altro alimento nella dieta occidentale standard. (20)

 

Non è il caffè che è nocivo, non è neanche la caffeina. Gli additivi sono nocivi

Come già detto, è importante capire che non è la caffeina che compromette la salute quando si beve caffè (a condizione che non si esageri. E' tutto ciò che viene aggiunto, insieme ai pesticidi presenti nella maggior parte dei caffè coltivati convenzionalmente che potenzialmente li rende davvero dannosi. 

 

Come Health.com spiega: "Il caffè semplice ... è ricco di antiossidanti e può ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus e diabete. Le bevande fantasiose a base di caffè, possono in realtà essere altamente caloriche o contenere dolcificanti artificiali, mentre le bevande energetiche possono contenere zucchero e altri stimolanti associati a rischi per la salute ". (21)

 

 

 

Dato che molte persone, non amano il caffè nero e preferiscono un po' di dolcezza è possibile utilizzare la stevia come dolcificante piuttosto che lo zucchero, considerato che si tratta di un prodotto completamente naturale con zero calorie, derivato da piante. Non aumenta l'indice di glicemico e non è collegato ai molti rischi per la salute dei dolcificanti artificiali.

 

Infine ci sono le false creme per il caffè che spesso non contengono neanche latticini e di solito sono cariche di zucchero o, peggio, di dolcificanti artificiali. 

 

Effetti della caffeina

La caffeina "tira su" bloccando l'azione normale dell'adenosina. L'adenosina rallenta normalmente l'attività del cervello e induce sonnolenza.

 

Alcune persone sono sensibili alla caffeina e non la tollerano bene o vanno incontro a disturbi del sonno se assumono la caffeina tardi nel corso della giornata.

 

La caffeina da un sapore amaro alle foglie e ai chicchi di caffè ed è un sistema di difesa della pianta per non farsi mangiare dagli insetti o dagli animali. E' una sostanza tossica.

 

Il caffè inoltre contiene altre sostanze tossiche incrementate dai processi di tostatura.

 

 

Non dà alcuna energia, anche se ci sentiamo più carichi di energia dopo averlo bevuto. 

 

Quando ne beviamo, il corpo interviene abbastanza rapidamente per eliminare questo veleno che stimola le ghiandole endocrine del corpo inducendole a secernere ormoni, come l'adrenalina per esempio. 

 

Non è che aggiunga energia, ma induce il corpo ad usare quella che ha in quel momento, poca o tanta che sia. Se siamo deboli e carenti di energia, il caffe', stimolando il sistema endocrino, ci costringerà ad usare la poca energia che abbiamo e sentiremo un innalzamento del tono e potremmo pensare che il caffe' e lo zucchero ci hanno dato energia.

 

Il contenuto in caffeina del caffè varia in base alla qualità della materia prima (tra le specie più conosciute è minimo nella Coffea humboltiana, intermedio nella Coffea arabica e massimo nella Coffea robusta);

 

Sintomi di intossicazione si mostrano con assunzioni attorno ai 250 mg, (la stessa contenuta, grosso modo, in 2 tazzine di caffè espresso o in 4 tazze di tè), mentre posologie più elevate (650 mg), determinano la sindrome del “caffeinismo”, contraddistinta da ansietà, agitazione e disordini nel sonno molto simile allo stato ansioso da stress.

 

L’assunzione continuata di quantità contenute di caffeina non ha comunque fatto rilevare effetti tossici.

 

A DOSI MODERATE (4mg/kg al giorno)

AD ALTE DOSI* (> = 10mg/kg al giorno)

Stimola la secrezione gastrica, salivare e biliare; ha quindi un effetto blandamente digestivo.

Specie se assunta a digiuno, può causare,esofagite bruciori ed acidità di stomaco.

A piccole dosi rallenta la frequenza cardiaca, provoca dilatazione coronarica e broncodilatazione; può migliorare condizioni allergiche ed asmatiche.

Può causare tachicardia, ipertensione e aritmie.

Migliora l'attività psicomotoria, prestazioni atletiche l'umore e la resistenza al sonno e alla fatica.

Ha effetto ansiogeno e provoca tremori, insonnia ed eccitabilità.

Utile coadiuvante nella terapia dell'obesità (effetto anoressizzante e termogeno); blande proprietà diuretiche.

Riduce l'assorbimento di calcio e ferro, favorisce la comparsa di osteoporosi e quadri anemici.

 

Gli effetti negativi peggiorano quando il caffè viene associato ad altre sostanze psicoattive come l'alcol o il tabacco.

 

Espresso o caffè lungo?

Ancora la caffeina è chiamata in causa nella genesi della moltitudine di effetti, in parte positivi ed in parte negativi, associata al consumo di caffè.

 

Il contenuto in caffeina del caffè varia in base ai metodi di preparazione (è intermedio nell'espresso, elevato nella moca tradizionale e massimo nel caffè non filtrato o ottenuto con percolazione gravimetrica (napoletana).

 

Dunque considerato anche che nel caffè lungo ottenuto con percolazione spesso si aggiunge latte e zucchero, è meglio scegliere il caffè espresso liscio, senza zucchero e non macchiato.

 

 

Occorre anche considerare che:

  • una tazzina di caffè amaro contiene circa 2 calorie
  • una tazzina di caffè amaro macchiato con latte ne contiene 10
  • un caffè con un cucchiaino di zucchero apporta circa 20 calorie;

Un caffè molto tostato e macinato finemente contiene più caffeina. ma un nuovo studio apparso su Molecular Nutrition & Food Research ha trovato che il caffè a tostatura scura ripristina i livelli ematici di vitamina E e l'antiossidante glutatione in modo più efficace rispetto al caffè a tostatura chiara. 

 

 

La tostatura scura ha portato anche ad una significativa riduzione del peso corporeo di pre-obesi volontari, mentre la tostatura più leggera non ha avuto il medesimo effetto.

 

Altri studi hanno dimostrato che il caffè a tostatura scura produce quantità più elevate di una sostanza chimica chiamata N-metilpiridinio, che aiuta a prevenire nello stomaco la produzione di acidi in eccesso; in tal modo il caffè a tostatura più forte risulta più leggero per lo stomaco di quello a tostatura chiara.

 

Non vanno trascurati i composti che derivano dal processo di tostatura che bene non fanno.

 

Per quanto riguarda i caffè decaffeinati sebbene contengano meno caffeina, spesso nel processo di produzione si impiegano prodotti chimici come il metilene cloruro o l'acetato di etile che lasciano tracce nel prodotto che, da diverse fonti, vengono considerati un rischio per la salute. 

Alcune precauzioni

In caso di insufficienza surrenalica, il caffè va considerato con attenzione, in quanto può avere un impatto negativo sulle ghiandole surrenali. Il caffè ha anche un effetto diuretico, quindi in caso di problemi di squilibrio elettrolitico, sarebbe meglio evitarlo.

 

In caso di reazioni negative al caffè, non sempre è colpevole la caffeina. Ci potrebbero essere sensibilità verso alcuni degli zuccheri o oli bruciati durante la tostatura dei chicchi, piuttosto che alla caffeina.

 

Sintomi quali crampi allo stomaco, palpitazioni e altri, sono di solito interpretati come sensibilità alla caffeina quando possono essere indotti, in realtà, più da intolleranze alimentari.

 

 

 

Vi è inoltre la possibilità che il caffè venga affetto da muffe o altri contaminanti attivatori di allergie, ed è bene assicurarsi che sia di altissima qualità e prodotto in modo meticoloso.

 

Nel complesso, se si è sani, il caffè viene abbastanza ben tollerato e gli effetti positivi sembrano superare quelli negativi per la maggior parte delle persone.

 

Da notare che le donne in gravidanza devono evitare totalmente l'uso di caffeina. 

 

 

Ulteriori effetti positivi del caffè 

 

Un grande studio del 2011 su quasi 50.000 individui ha trovato che gli uomini che hanno bevuto sei tazze di caffè al giorno hanno ridotto il rischio del 60 per cento il cancro alla prostata e coloro che hanno bevuto tre tazze al giorno avevano un rischio inferiore del 30 per cento. I risultati di altri studi ancora dimostrano l'effetto anticancro su diversi tipi di tumori.

 

Uno studio condotto nel 2009 ha mostrato che il consumo di caffè produce un aumento dell'attività metabolica e / o la quantità di Bifidobacterium, che sono batteri benefici dell'intestino. 

 

Vi è una forte evidenza il caffè possa aiutare a stabilizzare il livello di glucosio nel sangue e possa anche contribuire a contenere la voglia di zucchero. La caffeina si lega ai recettori degli oppioidi che in sostanza riducono il desiderio, dello zucchero.

 

La ricerca inoltre mostra anche che il caffè innesca un meccanismo nel cervello che rilascia un fattore di crescita chiamato Brain-derived neurotrophic factor (BDNF). Il BDNF attiva le cellule staminali del cervello che si convertono in nuovi neuroni. Si esprime anche nei muscoli sostenendo l'attività neuromotoria, che è l'elemento più critico nel muscolo. Senza attività neuromotoria, il muscolo è come un motore senza l'accensione. Il degrado dell'attività Neuromotoria è parte del processo di base legata all'età e all'atrofia muscolare. In sostanza, la caffeina del caffè in maniera del tutto naturale può aiutare a mantenere il cervello e il tessuto muscolare giovane. 

 

Ci sono molti altri studi con risultati positivi, in realtà troppi da elencare. Non tutti gli studi dimostrano gli effetti benefici del caffè, ma la maggior parte di essi sono abbastanza positivi per poter affermare che il caffè è stato ingiustamente calunniato.

 

Quando bere il caffè per ottenerne i massimi benefici.

Secondo Ory Offmecker: “Il caffè prima dell'attività sportiva consente di disporre rapidamente dell'energia per iniziare l'allenamento. Per le persone che praticano attività fisica al mattino, un caffè prima di iniziare l'attività fisica è un grande vantaggio."

 

Tuttavia, il caffè è una sostanza potente e deve essere usata con moderazione e senza zucchero. Ori Offmecker consiglia di prendere una sola tazza di caffè biologico o una tazza di caffè espresso al mattino o prima dell'allenamento, ed è sufficiente per tutta la giornata.

 

Se ci si allena la mattina, è meglio prendere il caffè prima dell'allenamento e non dopo. Il consumo di caffè dopo l'allenamento interferisce con il meccanismo di costruzione dei muscoli.

 

Attenzione alla qualità del caffè

Quando si tratta di ottenere i benefici terapeutici dal caffè, è fondamentale scegliere solo caffè di qualità.

 

Vi sono molti aspetti che determinano la qualità di caffè fra i quali i principali sono:

  • Scegliere Caffè Biologico: I chicchi di caffè sono una delle colture più pesantemente irrorati con pesticidi. Quindi, si dovrebbero selezionare solo i caffè che sono certificati biologici. Ricordate, si annulleranno gli eventuali effetti positivi se si consuma caffè che è stato cosparso di pesticidi o altri prodotti chimici.
  • Scegliere Caffè in grani: E' consigliabile acquistare il caffè in grani che abbia odori e sapori freschi, non stantii; se il caffè non ha un aroma gradevole è probabilmente rancido. Meglio macinarlo al momento per prevenire l'irrancidimento come può capitare con il pre-macinato.
  • Berlo liscio: Se si è interessati ai benefici per la salute, bere il caffè liscio, senza zucchero o crema o aromi. Aggiungere lo zucchero significa certamente rovinare tutti i benefici accennati in precedenza e innalzare i livelli di insulina, il che contribuisce alla resistenza all'insulina. Assicurarsi che l'acqua che si sta utilizzando sia pura.
  • Filtri per il caffè: se si utilizza una macchina a cialde per il caffè, assicurarsi di utilizzare filtri non sbiancati. Quelli bianchi luminosi contengono cloro e, parte di questa sostanza passa per lisciviazione dal filtro alla tazzina. I filtri sbiancati sono anche notoriamente crichi di disinfettanti pericolosi, come la diossina.
  • Tazze da caffè: Si prega di fare attenzione sul contenitore che si usa. Evitare bicchieri di plastica poiché il BPA penetra nella bevanda ed evitare anche le tazze di polistirolo che rilasciano molecole nocive. Le migliori sono in vetro e ceramica.

Conclusioni

 

In realtà le ricerche scientifiche degli effetti del caffè sulla nostra salute sono tutt'altro che complete, sicure e concordi; in molti casi danno l'impressione di essere pilotate, sponsorizzate o comunque impostate solo per evidenziarne gli aspetti positivi. 

 

In altri casi sembrano impostate per far emergere in maniera determinata gli effetti nocivi sottolineando erroneamente i danni che causerebbe la caffeina o altri costituenti derivati dalla tostatura del caffè visti singolarmente.

 

Cercando di far luce fra le numerose tesi, quasi sempre parziali, credo che sia sensato, quando non vi siano condizioni che ne sconsigliano il consumo, godersi due o tre caffè al giorno senza rischi per la salute, anzi come abbiamo visto con possibili benefici . 

 

 

 

Fonti e riferimenti: