SEMI DI PAPAVERO


I semi di papavero danno colore, piacevole sapore di nocciola e croccantezza ai prodotti da forno, sono nutrienti e vengono utilizzati come condimento in cucina. Sono i semi ottenuti dal baccello della pianta di papavero (papavero da oppio).

 

Anche se i composti oppiacei provengono da un fluido linfatico presente nei baccelli, tutte le parti della pianta ne contengono una piccola quantità. Ogni grammo di semi ha circa 33 microgrammi di morfina e 14 microgrammi di codeina. Queste quantità non sono sufficienti a provocare allcun effetto allucinogeno nei prodotti da forno, ma sono sufficienti a dare un falso positivo nei test antidroga.

Benefici per la salute dei semi di papavero

I semi di papavero contengono molti composti chimici derivati vegetali che sono noti per avere proprietà anti-ossidanti, e salutari.

 

Il loro sapore unico, aromatico di nocciola è dovuto a molti acidi grassi e oli essenziali volatili che costituiscono circa il 50 % del peso netto. I semi sono particolarmente ricchi di acidi oleico e linoleico. L'acido oleico, un acido grasso monoinsaturo che aiuta ad abbassare il colesterolo LDL o " colesterolo cattivo" e ad aumentare i livelli di HDL o "colesterolo buono" nel sangue.

 

Le ricerche hanno trovato che la dieta mediterranea, ricca di acidi grassi monoinsaturi aiuta a prevenire le patologie coronariche e l'ictus, favorendo il miglioramento del profilo lipidico del sangue.

 

La parte esterna dei semi di papavero è una buona fonte di fibra alimentare, 100 g di semi crudi ne forniscono 19,5 g pari al 51 % dei livelli giornalieri raccomandati (RDA) di fibra. Gran parte di questa fibra è metabolicamente inerte e aiuta ad aumentare il volume degli alimenti assorbendo acqua lungo il tratto digestivo evitando quindi il problema della stitichezza.

 

Inoltre, le fibre alimentari si legano ai sali biliari (che contengono colesterolo) e diminuiscono il loro riassorbimento nel colon. Contribuiscono così ad un'ulteriore riduzione dei livelli di colesterolo LDL nel sangue.

 

I semi di papavero sono fonte eccellente di vitamine del complesso B come la tiamina, l'acido pantotenico, la piridossina, la riboflavina,la niacina e l'acido folico. Molte di queste vitamine agiscono come co-fattori nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati.

 

Contengono buoni livelli di minerali come il ferro, il rame, il calcio, il potassio, il manganese, lo zinco e il magnesio. Il rame è richiesto nella produzione di globuli rossi. Lo zinco è un cofattore di molti enzimi che regolano la crescita, la generazione dello sperma, la digestione e la sintesi degli acidi nucleici. Il potassio è una componente importante delle cellule e dei fluidi corporei che aiuta il controllo della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Il manganese è un cofattore per l' enzima antiossidante superossido dismutasi.

 

I semi di papavero secchi contengono livelli molto bassi di alcaloidi dell'oppio come la morfina la, tebaina, il codiene, la papaverina, ecc. Se consumati con il cibo, questi composti producono un effetto minimo sul sistema nervoso umano e hanno effetti benefici sul nostro corpo; riducono l'irritabilità nervosa, agiscono come antidolorifici e vengono usati in farmacia nella formulazione di molti farmaci tradizionali nonchè per la preparazione di sciroppi contro la tosse, espettoranti ecc.

Semi di papavero: in cucina

Come tutti i semi oleosi, anche i semi di papavero sono molto utilizzati negli impasti di prodotti da forno e in pasticceria; davvero gustoso l'abbinamento con gli agrumi che vede spesso questi semini coprotagonisti di torte assieme ad arance o limoni.

 

Si possono usare anche per arricchire insalate, primi piatti e secondi piatti semplicemente spargendoli in moderazione sulle pietanze.

 

Sono molto utilizzati nella cucina tedesca e, in Italia, appartengono alla tradizione culinaria del Trentino-Alto Adige. Un classico, ad esempio, è lo strudel ai semi di papavero.

Controindicazioni al consumo dei semi di papavero

L'ingestione di grandi quantità di semi del papavero può portare ad una significativa esposizione agli effetti della morfina. Queste stime sono risultate valide soprattutto per 3 Paesi centro-europei in cui l'uso alimentare dei semi di papavero è molto diffuso e dove sono presenti dati scientifici al riguardo. L'esposizione alla morfina può in alcuni casi superare la dose massima di riferimento, soprattutto nei bambini fra i 3 e i 10 anni (10 microgrammi di morfina per kg di peso corporeo).

 

Il contenuto di alcaloidi nei semi di papavero può essere ridotto drasticamente, fino al 90%, pretrattando e processando i semi. I metodi più efficaci per abbattere il contenuto di alcaloidi e quindi ridurre il rischio di ingerire tali sostanze sono lavare, mettere in ammollo, macinare o trattare termicamente i semi.

 

Le ricerche sugli effetti del consumo dei semi di papavero sono in svolgimento e, precauzionalmente se ne sconsiglia l'assunzione per i bambini, le donne in gravidanza e gli sportivi sottoposti ai test antidroga.