Kiwi

(Pubblicato il 22 dicembre 2016)


Mi ha sorpreso di apprendere di recente che in realtà il kiwi non è nativo della Nuova Zelanda come quasi tutti pensiamo e come il suo nome suggerisce. Conosciuto scientificamente come Actinidia deliciosa o Actinidia chinensis, a seconda della varietà, le vere origini del kiwi risalgono all'antica Cina, che ci si creda o no.

 

Ci sono dei precisi riferimenti che per lungo tempo in passato questo frutto veniva indicato come "Yang Tao" che tradotto significa “Uva spina cinese"

 

La storia poco nota di come il kiwi (prima che fosse chiamato kiwi) ha fatto il giro del mondo è affascinante. Questo piccolo frutto ha lasciato i confini della Cina poco più di un secolo fa, nel 1904. Un educatore missionario di nome Isabel Fraser ha preso in particolare simpatia il kiwi mentre trascorreva un anno sabbatico in Cina, tanto da portarsi i semi del frutto indietro in Nuova Zelanda.

 

In seguito, un distributore di cibo locale ha cambiato il nome del frutto e la novità ha reso popolare, il kiwi che rapidamente è diventato il frutto nazionale della Nuova Zelanda. Dopo di che ha preso la sua strada per il mondo, negli Stati Uniti, in Europa e altrove. Anche l'Italia è diventata un forte produttore di kiwi da cui la loro facile reperibilità ovunque e tutto l'anno in qualsiasi mercato, negozio di frutta e verdura e nei supermercati.

 

Oggi, il kiwi è uno dei frutti più amati in tutto il mondo, apprezzati da milioni di persone e che rappresenta quello che alcuni potrebbero definire il perfetto equilibrio di acidità, dolcezza e croccantezza. I suoi piccoli semi neri aggiungono una consistenza deliziosa e unica che è difficile da trovare in qualsiasi altro frutto. Ma la rilevanza del kiwi va ben oltre il suo ampio profilo aromatico e il suo gusto saziante: il kiwi è anche un potente alimento medicinale con molto da offrire nel campo della nutrizione curativa.

 

I benefici per la salute dei kiwi

E' un frutto ricco di vitamine e minerali. Gli immensi benefici per la salute del kiwi sono forse l'aspetto più trascurato di questo piccolo frutto incredibile. Anche se molte persone ne sanno poco sui kiwi, normalmente danno per scontato che il frutto contenga quasi tre volte la dose giornaliera raccomandata di vitamina C (circa cinque volte superiore a quella di una arancia), così come elevate quantità di vitamina K, una vitamina liposolubile nota per favorire la coagulazione del sangue, la formazione di ossa robuste, la prevenzione delle malattie cardiache e la sindrome metabolica.

 

Il contenuto di vitamina K del kiwi da sola lo rende un alimento funzionale per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e far diminuire la probabilità di morte precoce per tutte le cause. Proprio così, la vitamina K è una panacea per molti versi che contribuisce a proteggere contro molte delle malattie croniche più comuni che portano alla morte precoce. Condizioni come l'aterosclerosi, l'osteoporosi, le malattie cardiache, il diabete e il cancro.

 

Il kiwi è anche ricco di vitamina A, vitamina E, potassio, rame (del tipo di cui il corpo ha bisogno come complemento per lo zinco), la vitamina B6 e acido folico. Pochissimi alimenti contengono naturalmente così elevate quantità di vitamina B6 ed è un peccato perché questo nutriente rafforza le difese immunitarie e offre nello stesso tempo una protezione contro le malattie cardiache, l'infiammazione cronica, il cancro, e molte altre condizioni gravi di salute.

 

In particolare per quanto riguarda il cancro, i vari fitonutrienti, flavonoidi e composti antiossidanti presenti nel kiwi,  sia nella polpa che nella pelle. Essendo ad alto contenuto di sostanze nutritive, contribuiscono a combattere i danni dei radicali liberi che, lasciati incontrollati, nel tempo, possono portare a malattie croniche. Lo stress ossidativo in generale provoca una risposta infiammatoria in tutto il corpo, potenzialmente si manifesta poi come disbiosi intestinale e tumori maligni. Da qui l'importanza di questi composti presenti nei kiwi come parte di una dieta sana.

 

Il kiwi per la protezione del DNA

Nel mondo della ricerca i fitonutrienti del kiwi hanno affascinato i ricercatori per la capacità di proteggere il DNA nel nucleo delle cellule umane dai danni legati all'ossigeno. I ricercatori non sono ancora certi quali composti del kiwi abbiano questa capacità antiossidante protettiva, ma è sicuro che le proprietà curative non sono limitate ai nutrienti più comunemente associati ai kiwi, compreso il suo contenuto in beta-carotene o in vitamina C.

Dal momento che il kiwi contiene una varietà di flavonoidi e carotenoidi con attività antiossidanti questi possono agire per la protezione del DNA.

 

Le proprietà benefiche del kiwi sono state accertate in uno studio su bambini di 6 e 7-anni nell'Italia settentrionale e centrale. Più kiwi e agrumi i bambini consumavano, più diminuivano le probabilità di problemi di salute respiratori come il respiro sibilante, la difficoltà di respirazione o la tosse. Le stesse proprietà protettive antiossidanti possono aver avuto un ruolo nel fornire protezione ai bambini.

 

Potenziale Protezione dei kiwi contro l'asma

Mangiare frutta ricca di vitamina C, come il kiwi, può conferire un effetto protettivo significativo contro i sintomi respiratori associati con l'asma in particolare la dispnea.

 

Lo studio che ha seguito oltre 18.000 bambini ha scoperto che quelli che mangiavano il maggior numero di agrumi e kiwi (5-7 porzioni alla settimana) avevano il 44% di minore incidenza di dispnea (affanno, sibili respiratori) rispetto ai bambini che ne mangiavano meno di una volta a settimana. La difficoltà di respiro è stata ridotta del 32%, il grave sibilo del 41%, la tosse notturna del 27%, la tosse cronica del 25%, e il naso che cola del 28%.

 

I bambini che soffrivano di asma quando è iniziato lo studio, sembra abbiano tratto i maggiori benefici e gli effetti protettivi sono stati evidenti anche tra i bambini che mangiavano frutta solo una o due volte alla settimana.

 

Potenziale Protezione dei kiwi contro la degenerazione maculare

Le nostre mamme dicevano che le carote fanno bene alla vista ma sembra che la frutta sia ancora più importante per la salute degli occhi. I dati riportati in uno studio pubblicato negli Archives of opthamology indica che mangiare 3 o più porzioni di frutta al giorno può ridurre il rischio di degenerazione maculare legata all'età (ARMD), la causa principale di perdita della vista negli anziani, del 36%, rispetto alle persone che ne consumano meno di 1,5 porzioni al giorno.

 

In questo studio, che ha coinvolto oltre 110.000 uomini e donne, i ricercatori hanno valutato l'effetto del consumo di frutta sui partecipanti, le verdure, le vitamine, gli antiossidanti A, C ed E ed i carotenoidi sullo sviluppo iniziale dell'ARMD o dell'ARMD neovascolare, una forma più grave della malattia associata alla perdita della vista.

 

L'assunzione di cibo è stata registrata periodicamente per un massimo di 18 anni per le donne e 12 anni per gli uomini. La sorpresa è stata che l'assunzione di verdure, vitamine antiossidanti e carotenoidi non erano fortemente correlate all'incidenza di entrambe le forme di ARMD, mentre l'assunzione di frutta si è dimostrata sicuramente protettiva contro la forma più grave di questa malattia che porta alla cecità.

 

Tre porzioni di frutta da mangiare ogni giorno possono sembrare eccessive, ma i kiwi possono aiutare a raggiungere questo obiettivo. Una fetta di kiwi si può mettere sopra i cereali la mattina, nello yogurt a pranzo o nelle insalate verdi. Per un pasto più elegante, si possono decorare molti piatti con delle fette di kiwi.

 

Un alimento prebiotico ricco di fibre

E 'un fatto che la buona digestione non è possibile senza un attivo e diversificato microbioma intestinale ed il kiwi è anche utile a questo proposito. E' un frutto ricco di polisaccaridi, sostanze pectiche e di fibra solubile. La polpa del kiwi, in particolare, fornisce il pieno spettro nutritivo non solo per l'uomo, ma anche per i miliardi e miliardi di flora probiotica che popolano il nostro apparato digerente e sostengono il sistema immunitario oltre ad aiutare la digestione del cibo.

 

Le ricerche mostrano che il consumo di solo alcuni kiwi al giorno genera un potente effetto prebiotico all'interno del corpo. I prebiotici sono costituiti di fibra solubile adatta specificamente a nutrire i probiotici (batteri sani) che vivono nel nostro apparato digerente. Ceppi di microflora benefica come lattobacilli e bifidobatteri ricevono un grande beneficio dal regolare consumo di kiwi. Uno studio sugli uomini ha trovato che essi agiscono per bilanciare i batteri "buoni", promuovono i regolari movimenti intestinali e aiutano il corpo ad assimilare meglio il cibo.

 

Questo studio ha concluso che il consumo di kiwi agisce rapidamente esercitando effetti di "fertilizzazione" sui Bifidobacterium e sui Lactobacillus in modo che crescano più forti e più numerosi. I prebiotici che si trovano nei kiwi migliorano la funzionalità complessiva del sistema digestivo e nello stesso tempo, rafforzano il sistema immunitario.

 

I semi dei Kiwi: ecco dove si trova la Vitamina E

Dato che i semi sono l'origine della vita, sono in genere un giacimento di vitamine, minerali e altri nutrienti, i kiwi non fanno eccezione. Avendo tutti familiarità con ciò che contiene un kiwi si dovrebbe sapere, che questo frutto è letteralmente stracolmo di minuscoli semi neri che contengono i più alti livelli di vitamina E, un potente antiossidante che si trova in ogni parte del frutto.

 

La vitamina E è responsabile per l'espletamento di una serie di funzioni importanti in tutto il corpo. Funzioni che includono la regolazione e il bilanciamento degli ormoni, la normalizzazione dei livelli di colesterolo, una buona idratazione, l'elasticità della pelle, il rafforzamento dei capelli, il miglioramento della vista, la protezione contro la perdita di memoria e del declino cognitivo, il miglioramento della forza muscolare e dei livelli di resistenza fisica.

 

La vitamina E è un così potente antiossidante che viene spesso usato come coadiuvante nella cura dei tumori, al fianco di trattamenti medici convenzionali, per ridurre al minimo gli effetti collaterali dannosi dei trattamenti terapeutici.

 

Tutto sommato, il kiwi ha una potenza eccezionale nella nutrizione che non deve essere trascurato, rispetto agli altri frutti. Il consumo frequente di tutte le parti del kiwi biologico è un ottimo modo per integrare la dieta con antiossidanti per la prevenzione delle malattie. L'alto contenuto in fibre e altri nutrienti importanti contribuisce a mantenere il corpo pulito, sano e funzionale ed evitare qualsiasi tipo di malattia.

 

Come mangiare e conservare i kiwi

Quando si selezionano i kiwi, tenerli tra il pollice e l'indice e applicare una delicata pressione; quelli che hanno il sapore più dolce cederanno dolcemente alla pressione. Evitare quelli che sono troppo morbidi, grinzosi e lividi o con macchie di umidità.

 

Poiché le dimensioni non sono correlato alla qualità del frutto, scegliere i kiwi in base alla propria preferenza personale o esigenza di ricetta. I kiwi sono di solito disponibili per la maggior parte dell'anno.

 

Il WHFoods, incoraggia l'acquisto di alimenti provenienti da agricoltura biologica certificata, e i kiwi non fanno eccezione. Studi ripetuti sui prodotti alimentari biologici, mostrano che la probabilità di esposizione agli agenti inquinanti come i pesticidi e i metalli pesanti possono essere notevolmente ridotti attraverso l'acquisto di alimenti biologici certificati, tra cui i kiwi.

 

In molti casi, si possono trovare dei coltivatori biologici locali che vendono kiwi coltivati con il metodo biologico, ma che non presenta la domanda di certificazione biologica formale attraverso gli enti certificatori autorizzati.

 

Come scegliere e conservare i kiwi

Quando ai kiwi si applica una leggera pressione con il pollice e l'indice e non si verifica un minimo cedimento, significa che non sono ancora pronti per essere consumati in quanto non hanno ancora raggiunto l'apice della loro dolcezza. In tal caso possono essere lasciati a maturare per alcuni giorni a temperatura ambiente, lontano dall'esposizione alla luce solare o dal calore.

 

Posizionando i frutti in un sacchetto di carta con una mela, una banana o una pera contribuirà ad accelerare il processo di maturazione. I kiwi maturi possono essere conservati a temperatura ambiente o in frigorifero. Per la maggior parte degli antiossidanti, è opportuno consumare i kiwi completamente maturi.

 

Come si preparano e si mangiano i kiwi

Kiwi sono così deliziosi che possono essere consumati così come sono. Essi possono essere sbucciati con un coltello da cucina e poi tagliati o li si può tagliare a metà e scavare la polpa con un cucchiaino. È inoltre possibile mangiare anche la buccia che è molto sottile e piena di sostanze nutritive e fibre; la peluria simile a quella delle pesche può essere eliminata strofinando il frutto prima di mangiarlo.

 

I kiwi non dovrebbero essere consumati troppo tempo dopo che sono stati tagliati poiché contengono enzimi che rendono tenera la polpa facendola diventare eccessivamente morbida. Di conseguenza, se si aggiungono kiwi nella macedonia di frutta, si dovrebbe fare in modo di aggiungerli all'ultimo minuto in modo da evitare che diventino troppo mollicci e rendano mollicci anche gli altri frutti.

 

Mentre i kiwi affettati possono ammorbidire altri frutti se combinati in una insalata di frutta, secondo uno studio pubblicato nel numero di giugno 2006 del Journal of Agricultural and Food Chemistry, il trattamento minimo dei kiwi e altri frutti (taglio, confezionamento e raffreddamento) non influenza in modo significativo il loro contenuto nutrizionale, anche dopo 6 e fino a 9 giorni.

 

I ricercatori hanno tagliato i kiwi, l'ananas, il mango, i meloni, i cocomeri e le fragole. I frutti appena tagliati sono stati poi risciacquati in acqua, essiccati, confezionati in custodie di plastica (non impermeabili al gas) e conservati a 5° C.

 

Dopo 6 giorni, le perdite di vitamina C erano meno del 5% nel mango, nella fragola e nei pezzi di anguria, il 10% nei pezzi di ananas, il 12% nelle fette di kiwi e il 25% nei cubetti di melone.

 

Non ci sono perdite di carotenoidi nei kiwi affettati e nei cubetti di anguria. L'ananas ha perso il 25%, seguita dal 10-15% di perdita nei pezzi melone, mango e fragola.

 

Nessuna perdita significativa di fitonutrienti fenolici è stata riscontrata nei frutti appena tagliati.

 

La ricercatrice Maria Gil ha scritto: "... era chiaro che il trattamento minimo non avesse quasi alcun effetto sui principali costituenti antiossidanti. Le variazioni osservate nel corso di nove giorni a cinque gradi Celsius non incidono in modo significativo sulla qualità nutrizionale della frutta fresca tagliata. In generale, la frutta fresca tagliata si rovina visivamente prima che si verifichi una perdita significativa di nutrienti".

 

In termini pratici, questo significa che si può preparare una grande ciotola di macedonia durante il fine settimana, conservarlo in frigorifero, e consumarlo durante tutta la settimana ottenendo quasi tutti i benefici nutrizionali di una macedonia di frutta appena preparata. Per evitare che il kiwi "ammorbidisca" gli altri frutti della macedonia, affettare i kiwi in un contenitore separato a tenuta e aggiungerli al resto della macedonia di frutta al momento di servirla.